1 settembre 2006 § 15 commenti

Interessante l’editoriale di Mario Sechi uscito su "Il Giornale" di ieri. Ci parla di un appuntamento della Fondazione Magna Carta e di un film che illustra ai nostri benpensanti (magari cattolici adulti) che cosa è la cultura della jihad islamica, una cultura di morte, una cultura che odia tutto, soprattutto la vita. Il film si intitola "Obsession" e, pur apprezzato in alcuni festival europei, non riesce a trovare distributori per la paura che si ripeta un altro caso Van Gogh.

Ma quel che mi domando è: come si fa a ritenere l’Islam una religione da appaiare all’Ebraismo e al Cristianesimo?

Mi si dirà: questo è l’Islam radicale, poi c’è l’Islam moderato, che prega quel Dio che accomuna le tre religione monoteiste. Dubito che sia lo stesso Dio, misericordioso quello cristiano, onnipotente quello islamico; che ama l’uomo il primo, che sottomette l’uomo il secondo.

Nessuna religione "buona" può far nascere un fanatismo di questo tipo. "Dai frutti giudicherete l’albero"… Il cristiano radicale che oggi dà l’orticaria alla cultura occidentale è un cristiano che va a alla Santa Messa, magari anche in settimana, che si confessa, che si sposa in Chiesa, che non convive, magari che si fa prete e suora, magari si chiude addirittura in convento e monastero per pregare per tutti, anche per i terroristi. Dov’è l’integralismo dei cristiani?

Allora, guardate bene il trailer di "Obsession", poi guardiamo la Croce: dov’è l’amore? Dov’è Dio? Dov’è la Vita, dov’è la morte?

§ 15 risposte a

  • ClaudioLXXXI ha detto:

    Io non mi considero un cattolico adulto, però non ho questa visione così universalmente negativa dell’Islam. Sicuramente avrai letto “Varcare le soglie della speranza”: lì il Grande Papa, dopo aver doverosamente detto che l’Islam rispetto al Cristianesimo è un allontanamento di Dio, aveva anche delle parole di ammirazione verso la religiosità musulmana che ha prodotto anche frutti buoni. In un’occasione pubblica Giovanni Paolo II ha anche baciato il Corano, perchè in quelle pagine c’è grano e zizzania.
    Dai frutti giudicherete l’albero, ma l’albero islamico ha prodotto anche frutti buoni. E sappiamo che l’albero cristiano ha prodotto anche frutti che i cristiani hanno sporcato e fatto marcire, quei frutti a proposito di cui Giovanni Paolo II parlava di purificazione della memoria.
    Insomma, le cose non stanno proprio nei termini “noi tutti buonissimi e loro tutti cattivissimi”.

    P.S. comunque aspetto con ansia l’ultimo film di Renzo Martinelli, “Il mercante di pietre”, su un cristiano convertito all’Islam (Harvey Keitel) che organizza un attentato. Quello sì che farà discutere. Martinelli è un grande, l’ho sentito parlare e ha le idee molto chiare.

  • quidestveritas ha detto:

    Non ho scritto “noi tutti buonissimi e loro tutti cattivissimi”.
    Ma di certo il Cristianesimo non ha mai creato kamikaze.

    Non discuto che dall’Islam sia venuto qualcosa di buono (molto poco rispetto al Cristianesimo), e non discuto che il dialogo (con ben impressa la Dominus Jesus) sia necessario.
    Discuto il considerare l’Islam proveniente dall’unico ceppo che unisce Ebraismo a Cristianesimo.
    È un’altra cosa. Non solo un arretramente. È proprio un’altra cosa.

  • ClaudioLXXXI ha detto:

    Beh, una cosa del tutto aliena rispetto al cristianesimo è, chessò, il buddismo. l’induismo. il paganesimo classico. In queste religioni non c’è neppure l’idea di Dio quale noi lo concepiamo.
    L’Islam è una religione monoteista, in cui sono presenti Abramo e Cristo, Eva e Maria. Diversamente da come li conosciamo noi, sicuramente. Ci sono molte differenze. Ma il ceppo è lo stesso.

  • quidestveritas ha detto:

    No, non mi basta. Abramo e Gesù sono presenti nel Corano, è vero, ma non è sufficiente per far entrare l’Islam nel ceppo giudaico-cristiano.

    Maometto ha fatto un’opera di malgama con tradizioni, storie e racconti dell’Asia Minore, infarcendo il Corano di numerose eresie cristiane, come il nestorianesimo. Ne è scaturito una religione monoteista, ma non vuol dire che il Dio dell’Islam sia il nostro Dio, anzi, non lo è affatto. O per lo meno non più del Grande Spirito degli Indiani d’America, che, come Creatore, si avvicina di più al Dio ebraico.

  • ClaudioLXXXI ha detto:

    Sicuramente il Dio islamico non è affatto il nostro Dio, perchè c’è una decisa differenza tra il nostro modo d’intendere Dio e il loro.
    Noi crediamo in un Dio che è Trinità d’amore, loro in un Dio “monoliticamente” uno.
    Noi crediamo in un Dio che si fa uomo e condivide il dolore umano fino alla tortura e alla morte, loro credono in un Dio che resta lontano nella sua gloria celeste e si limita a mandare all’umanità una serie di profeti.
    Noi crediamo in un Dio che indica all’uomo il bene ma gli lascia il libero arbitrio per decidere se compiere il bene o il male, loro credono fatalisticamente in un Dio che decide tutto in ogni momento (leggasi al riguardo il racconto “La prigione della libertà” di Micheal Ende).

    Possiamo dire allora che il nostro e il loro Dio è lo stesso? Sicuramente non nel senso “il cristianesimo e l’islam vedono Dio allo stesso modo”, il che è palesemente falso. Possiamo semmai dirlo in un altro senso: siccome sappiamo che un solo Dio esiste, chi si rivolge nelle sue preghiere all’unico Dio si rivolge al vero Dio. Non ad altri. Anche se la sua visione di Dio è errata e confusa, è comunque a quel Dio che sta pregando, il Dio uno e trino, il Dio che si è incarnato in Cristo ed è venuto a morire nel mondo per salvarlo.

    Nel racconto finale delle Cronache di Narnia, il Leone Aslan dice Emeth, uno dei Calormeniani (che servono il “dio” – in realtà un demonio – Tash): figliolo, tutto ciò che di buono credevi di fare in nome di Tash, lo hai fatto in nome di Aslan, e tutto ciò che di cattivo credevi di fare in nome di Aslan, lo hai fatto in nome di Tash.
    Ed Emeth, quando apprende la verità su Aslan e Tash, dice al Leone: io ti servivo e non lo sapevo, ti conoscevo male ma ora ora ti conosco bene.

  • quidestveritas ha detto:

    Possiamo semmai dirlo in un altro senso: siccome sappiamo che un solo Dio esiste, chi si rivolge nelle sue preghiere all’unico Dio si rivolge al vero Dio

    Io contesto proprio questo. Non mi sta bene, perchè non posso ignorare la verità che ci è stata rivelata da Cristo su Dio Padre. E siccome noi cristiani conosciamo per Rivelazione che Dio è Buono e Misericordioso non possiamo accettare che Allah sia lo stesso Dio che si è rivelato agli uomini.
    Se io so che A è = A, non posso dire che B è uguale A…e nemmeno che è simile, e nemmeno che fa parte dello stesso insieme…

    Attenzione, non dico che in ciascuna religione non ci sia un briciolo di Verità che dovrebbe spingere gli uomini alla Verità di Gesù Cristo, non dico che non c’è “Senso religioso” nelle altre fedi, discuto la formula del “Dio dell’Ebraismo, del Cristianesimo e dell’Islam”. Accetto quella del Monoteismo, ma non dell’unico ceppo.

  • ClaudioLXXXI ha detto:

    non possiamo accettare che Allah sia lo stesso Dio che si è rivelato agli uomini
    Ma io sono d’accordo con te. Noi sappiamo che Allah non esiste, ovvero quel che i musulmani credono sia Allah in realtà è il Dio uno e trino, nel Padre che ha creato il mondo, nel Figlio che ha redento il mondo, nello Spirito Santo che anima la Chiesa nel mondo. Quel che dico è che quando i musulmani prega Allah, sta pregando (senza rendersene conto, a causa della sua conoscenza errata) il vero Dio.
    Ti assicuro che non c’è nessun sincretismo buonista nelle mie parole. Nessun A = B = C = eccetera.

  • quidestveritas ha detto:

    Sì, lo so Claudio. La distinzione è sottile. E credo anch’io che chi prega Allah, sinceramente perchè non conosce altro Dio, prega Dio, affermo con decisione però che la Croce è un’altra cosa e sebbene nella storia si è compiuto errori anche nel suo nome, mai si sono viste scene di follia collettiva e di deriva criminale instillate dalla fede cristiana…Per questo dico che il Dio dell’Islam ha radici giudaico-cristiane nel senso letterale, ma non nel senso religioso e spirituale.
    Non so se sono riuscita a spiegarmi…

  • ClaudioLXXXI ha detto:

    Confesso che continua a suonarmi oscura la distinzione tra senso letterale e senso religioso-spirituale…
    Mi manca il tuo ottimismo. Sia messa al bando ogni leggenda nera sparsa dai Voltaire bugiardi e calunniatori, ma credo sia pure vero che nella storia cristiana ci sono stati eventi agghiaccianti. So bene che la colpa non è della Chiesa in sè santa, ma degli uomini peccatori che abusavano del suo nome, eppure lo sporco resta e (per la comunione dei cattolici nella santità e nel peccato) macchia in qualche modo anche noi. L’uomo ha un eccellente talento nel prendere qualsiasi ideale, qualsiasi cosa bella, qualsiasi verità (perfino la Verità) e sporcarla. E in un certo senso le colpe storiche dei cristiani sono ancor peggio di quelle dei musulmani, perchè corruptio optimi pessima: chi sta più in alto, quando cade, precipita più di chiunque altro.

  • ClaudioLXXXI ha detto:

    Un articolo di Avvenire che capita proprio a fagiolo.

  • ClaudioLXXXI ha detto:

    Tentativo di link fallito… lasciamo stare. Dicevo: un articolo di Avvenire che capita a fagiolo.

    http://www.db.avvenire.it/avvenire/edizione_2006_09_01/articolo_677899.html

  • utente anonimo ha detto:

    I cattolici nei secoli si sono affrancati da certi sbagli del passato. Vogliamo negarlo? Abbiamo alle spalle un percorso straordinario di purificazione (che ancora, con gioia, continuiamo a percorrere).
    L’islam non lo ha fatto. Guardiamo la Somalia (dove per la sharia hanno trucidato a freddo dei ragazzi rei di guardare una partita del mondiale), o l’Arabia Saudita (dove se ti vedono con un crocifisso è meglio che ti scavi tu stesso una fossa), guardiamo l’Iran (dove c’è un pazzo che un giorno sì e l’altro pure dice di voler eliminare Israele), etc..
    Ma fino a quando continueremo con questa macabra litania: “ma anche noi nel passato…”.
    Ha ragione Ratzinger, è l’Occidente che odia se stesso.
    Io vado orgoglioso della “mia” Chiesa! Che miniera di santità, che fucina di bene, che virtù, che menti, che cuori, che passione! Ma scherziamo?
    E più si naviga nel mare della Chiesa e più si scoprono altri mari. Continuamente e senza fine.

    UNA COSA HO CHIESTO AL SIGNORE
    QUESTA SOLA IO CERCO
    ABITARE NELLA CASA DEL SIGNORE
    TUTTI I GIORNI DELLA MIA VITA

    Lode e Gloria a te Signore!

    Valerio (Bs)

  • quidestveritas ha detto:

    Confesso che continua a suonarmi oscura la distinzione tra senso letterale e senso religioso-spirituale…
    Spiego solo questo, che avevo buttato giù di fretta.
    Per senso letterale intendevo il fatto che esiste una (vaga) continuità tra Ebraismo, Cristianesimo e Islam per via della presenza dei patriarchi, di Maria e di Gesù nel Corano.
    L’aspetto religioso e spirituale tra Cristianesimo (come adempimento dell’Antico Testamento) e Islam invece sono differenziati in modo sostanziale e assoluamente inavvicinabili.
    Con questo non riesco a spiegarmi come si possa considerare Allah, simile a Dio Padre se non per una vaga somiglianza.

    Sulle colpe dei cristiani sono ovviamente d’accordo con Valerio.

  • berlic ha detto:

    Introvigne considera, e sono in una certa maniera d’accordo con lui, l’islamismo una eresia particolarmente radicale del cristianesimo. Guardiamo alle altre eresie, cosa hanno prodotto e dove sono finite (o stanno finendo).
    Chesterton parlava di verità impazzite, e non c’è niente di più pericoloso di qualcosa che ha una vena di verità e tutto il resto menzogna.
    Perchè utilizza la forma della verità per propagare una menzogna che, alla fine, è morte e distruzione per tutti. Quel peccato contro lo spirito che non può essere perdonato.

  • alkall ha detto:

    Non è facile parlare di Dio, di Verità e di religione giusta. Noi Cristiani, crediamo in Gesù Cristo che si è incarnato, ed è venuto a portarci il Vangelo che ci fa conoscere questo “Padre buono e misericordioso”. Ma prima, (popolo Ebraico), il concetto di Dio, facilmente si riduceva a quello che ancora oggi ha l’Islam (dico quello vero, quello che ha fede in Dio, non quello che strumentalizza la religione per conquistare il mondo…). Certamente ha ragione Quid, quando dice che è impossibile che il dio della “mezzaluna aggressiva”, sia lo stesso nostro. Troppo diversi… Ma ha ragione anche Claudio che in uno spirito di accoglienza di ogni credente in Dio, non può ammetere più di un Dio. Dunque, il fedele mussulmano sarà salvato “per i meriti di Cristo”, anche se non lo sa. Questo dice anche la Chiesa (veramente parla di coloro che non conoscono Dio… i mussulmani invece dicono di conoscerlo, perciò la cosa è leggermente diversa… inoltre qualcuno di loro che è venuto ad abitare da noi, ha ricevuto anche l’annuncio Cristiano, perciò non possono dire di non conoscere Dio…). Un bel pasticcio, se non fosse che davanti a Dio tutto è possibile, anche quello che a noi non sembra possibile. Rinsaldiamoci in questa Speranza fiduciosa, e… preghiamo insieme. Ciao, ciao
    Alkall

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