30 dicembre 2006 § 3 commenti
- Te Deum laudámus:
- te Dóminum confitémur.
- Te ætérnum Patrem,
- omnis terra venerátur.
- Tibi omnes ángeli,
- tibi cæli
- et univérsæ potestátes:
- tibi chérubim et séraphim
- incessábili voce proclámant:
- Sanctus, Sanctus, Sanctus,
- Dóminus Deus Sábaoth.
- Pleni sunt cæli et terra
- maiestátis glóriæ tuæ.
- Te gloriósus
- apostolòrum chorus,
- te prophetárum
- laudábilis númerus,
- te mártyrum candidátus
- laudat exércitus.
- Te per orbem terrárum
- sancta confitétur Ecclésia,
- Patrem imménsæ maiestátis;
- venerándum tuum verum
- et únicum Fílium;
- Sanctum quoque
- Paráclitum Spíritum.
- Tu rex glóriæ, Christe.
- Tu Patris sempitérnus es Filius.
- Tu, ad liberándum susceptúrus hóminem,
- non horrúisti Virginis úterum.
Tu, devícto mortis acúleo,
- aperuísti credéntibus regna cælórum.
- Tu ad déxteram Dei sedes,
- in glória Patris.
- Iudex créderis esse ventúrus.
- Te ergo quǽsumus,
- tuis fámulis súbveni,
- quos pretióso sánguine redemísti.
- Ætérna fac cum sanctis tuis
- in glória numerári.
- (*)Salvum fac pópulum tuum, Dómine,
- et bénedic hereditáti tuæ.
- Et rege eos, et extólle illos
- usque in ætérnum.
- Per síngulos dies benedícimus te;
- et laudámus nomen tuum
- in sǽculum, et in sǽculum sǽculi.
- Dignáre, Dómine,
- die isto sine peccáto nos custodíre.
- Miserére nostri, Dómine, miserére nostri.
- Fiat misericórdia tua,
- Dómine, super nos,
- quemádmodum sperávimus in te.
- In te, Dómine, sperávi:
- non confúndar in ætérnum.
29 dicembre 2006 Commenti disabilitati su
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22 dicembre 2006 § 10 commenti
Buon Natale a tutti i visitatori di questo blog!
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[…] Quando penso ai focolari cristiani, mi piace immaginarli luminosi e allegri, come quello della Sacra Famiglia. Il messaggio del Natale risuona con forza: Gloria a Dio nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. A esso si collega il saluto dell’Apostolo: La pace di Cristo regni nei vostri cuori; la pace di saperci amati da Dio nostro Padre, di essere una sola cosa con Cristo, protetti dalla Vergine Maria Santissima e da san Giuseppe.
Questa è la grande luce che illumina la nostra vita e che, pur tra difficoltà e miserie personali, ci spinge ad andare avanti con perseveranza. Ogni focolare cristiano deve essere un’oasi di serenità in cui, al di sopra delle piccole contrarietà quotidiane, si avverte — come frutto di una fede reale e vissuta — un affetto intenso e sincero, una pace profonda.
San Josemarìa Escrivà
21 dicembre 2006 § 6 commenti
La Verità che è nel seno del Padre è sorta dalla terra perchè fosse anche nel seno di una madre.
La Verità che il cielo non è sufficiente a contenere è sorta dalla terra per essere adagiata in una mangiatoia.
Con vantaggio di chi un Dio tanto sublime si è fatto tanto umile?
Certamente con nessun vantaggio per sè, ma con grande vantaggio per noi, se crediamo.
Ridestati, uomo: per te Dio si è fatto uomo. Per te, ripeto, Dio si è fatto uomo!
Ti saresti trovato sempre in uno stato di miseria, se lui non ti avesse usato misericordia.
Non saresti ritornato a vivere, se lui non avesse condiviso la tua morte.
Saresti venuto meno, se lui non fosse venuto in tuo aiuto: ti saresti perduto, se lui non fosse arrivato!
(S.Agostino)
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20 dicembre 2006 § 5 commenti
Vigilo l’istante
Con imminenza di attesa –
E non aspetto nessuno:
Nell’ombra accesa
Spio il campanello
Che impercettibile spande
Un polline di suono –
E non aspetto nessuno:
Fra quattro mura
Stupefatte di spazio
Più che un deserto
Non aspetto nessuno:
Verrà, se resisto
A sbocciare non visto,
Verrà d’improvviso,
Quando meno l’avverto:
Verrà quasi perdono
Di quanto fa morire,
Verrà a farmi certo
Del suo e mio tesoro,
Verrà come ristoro
Delle mie e sue pene,
verrà, forse già viene
Il suo bisbiglio
Clemente Rebora
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19 dicembre 2006 Commenti disabilitati su
Per la prima volta in vita mia ho incontrato un convertito. Non un semplice cristiano che piano piano si è riavvicinato alla fede, ma un vero convertito, di quelli che non riescono a parlare d’altro se non di Dio, di quelli che ti salutano con un "Dio ti benedica"; lo vedi che è un entusiasta di Dio, un innamorato di Dio, che vive della sua Parola e che muta vita per seguire la "chiamata". Proprio così l’ha definita: "chiamata". Quest’uomo mi parlava di Dio con una gioia quasi mai intravista in cattolici anche praticanti, mi parlava dell’amore di Dio, del perdono del cuore che ha sentito sorgere dentro di lui…
Il fatto su cui riflettere è che egli si è convertito alla Chiesa evangelica pentecostale, una delle chiese più vive del mondo protestante e in forte crescita soprattutto negli Stati Uniti, in Sud America e in Africa. Ritengo questa conversione una grazia, come un movimento operante dello Spirito che soffia davvero dove vuole, forse per sollecitare la Chiesa Cattolica ad un ritorno verso un’evangelizzazione che sia veramente tale e non una semplice predicazione tutta rivolta al sociale, alla povertà, alla giustizia terrena, piuttosto che a quella celeste, ecc.
Non può essere un caso che le chiese pentecostali stiano producendo così rigogliosi frutti in Sud America, in particolare in Brasile, dove la teologia della liberazione ha fatto così ampi danni fino ad uccidere, o a rendere moribonda, l’evangelizzazione cattolica.
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UPDATE: Un articolo di Socci sui certi cattolici italiani e su certa predicazione…
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